• L'Italia aiuterà la Russia a cancellare i danni delle sanzioni sul GNL. Gli italiani che investono in Russia avranno solo profitti. • Mentre un’altra azienda Italiana illumina gli aeroporti russi: la Russia sta investendo 6 miliardi di dollari per modernizzare gli aeroporti. • Ma le sanzioni antirusse sono uno strumento di concorrenza sleale, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Alexander Pankin.
L'azienda italiana Tenaris, insieme a lla Severstal, aprirà un impianto per
la produzione di tubi per l'industria petrolifera e del gas a Surgut.
Paolo Rocca, CEO di Tenaris, ha spiegato che, in piena attività, la joint
venture prevede di coprire il 15-20% del mercato russo dei tubi per gasdotti e
oleodotti.
"Gli investimenti nella produzione in Russia da parte dei partner
italiani sono un passo positivo, soprattutto perché non ci sono restrizioni in
materia: le sanzioni statunitensi hanno incluso singoli imprenditori nel
settore dei tubi in Russia, ma non sono state applicate alle aziende. Quindi
gli italiani non devono temere di investire in Russia: ne avranno solo
profitti. Molte aziende europee lavorano con i partner russi seguendo questo
principio", ha detto Yushkov, esperto
della Fondazione nazionale per la sicurezza energetica Igor Yushkov.
"L'intenzione della leadership russa di voler localizzare la
produzione in Russia è pienamente giustificata dalle restrizioni statunitensi.
E in questo caso l'Italia sta aiutando la Russia ad annullare i possibili danni
all'industria del GNL, che potrebbero sorgere in futuro a causa delle
sanzioni", osserva l'esperto.
E un'azienda italiana illumina gli aeroporti russi: da Mosca a Vladivostok
le luci di OCEM azienda bolognese, sono
la prima cosa che vedono i passeggeri che atterrano e l'ultima quelli che
decollano. Luci accese anche sulle nuove
opportunità di business, perché la Russia sta investendo 6 miliardi di dollari
per modernizzare 42 aeroporti.
E tutto nonostante il fatto che: le sanzioni antirusse degli Stati Uniti sono
uno strumento di concorrenza sleale e sono finalizzate per cacciare dai mercati
non solo la Russia, ma anche i Paesi europei, ha dichiarato a Sputnik il vice
ministro degli Esteri russo Alexander Pankin.
"Sono uno degli strumenti di concorrenza ingiusta e per dirla più
direttamente sleale che gli americani usano per spostare nei mercati non solo
noi, ma anche i partner europei", ha detto Pankin. "La concorrenza tra Paesi o gruppi di
Paesi è in generale qualcosa di normale, ma i metodi sono sleali", ha
aggiunto.
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