Eurodeputato francese: la Crimea è storicamente russa
Eurodeputato francese: la Crimea è
storicamente russa
Il deputato del Parlamento
Europeo Aymeric Chauprade ha detto che la Crimea storicamente è russa e ha
paragonato la situazione alla Germania divisa.
In precedenza, il potenziale di
investimento della Crimea e le opportunità economiche del forum economico
internazionale di Yalta sono state presentate in Parlamento, poi nella capitale
austriaca, a Vienna. Delegazioni di Austria e Germania hanno ricevuto lo status
di ospiti d'onore del forum che si terrà il 19-21 aprile. Il politico francese,
politologo ed esperto di geopolitica ha partecipato alla presentazione a
Vienna.
Come ha ricordato lui stesso,
l'eurodeputato si trovava in Crimea, nel giorno dello storico referendum del
2014, in cui è stata presa la decisione della riunificazione con la Russia.
"Io sono uno storico, mi
occupo di ricerca nel campo della geopolitica, studio storia da tempo, sono
convinto che la Crimea sia russa. Se i cittadini della Germania, separati dopo
la Seconda guerra mondiale, hanno avuto la possibilità di riunirsi nel 1990,
perché negare il diritto di unione della popolazione della Russia e della
Crimea?" ha detto Chauprade.
Ha definito "tragici
errori" l'espansione della NATO e il desiderio di attirare l'Ucraina nel
blocco militare. "Ho sempre dichiarato, e questo è coerente con la storica
posizione della Francia, che la Russia va rispettata, vanno presi in considerazione
i suoi interessi. L'Ucraina doveva unire la Russia con l'Europa, e non essere
un problema che ci divide" ha detto il deputato. A suo parere, le sanzioni
contro la Russia sono ingiuste e minacciano la pace e la tranquillità in
Europa. ( Tratto da Sputnik del 26 02
2018)
Ma andiamo oltre con altre
considerazioni: Dal 2014 la Crimea è tornata legittimamente e per sovranità popolare (97,32% a favore) alla madrepatria Russa.
E storicamente: La Crimea il 19 febbraio 1954
venne donata dal leader sovietico Nikita Chruščёv, di origine etnica ucraina,
alla RSS Ucraina in segno di riconoscimento per commemorare il 300º
anniversario del trattato di Perejaslav tra i cosacchi ucraini e la Russia. La
decisione del leader sovietico Nikita Chruščёv del 1954 è stata permanentemente
osteggiata da gran parte della popolazione di origine russa ed è stata in
passato causa di tensioni tra Russia e Ucraina.
Con la sconfitta elettorale delle
forze politiche nazionaliste più radicali in Ucraina, la tensione si è poi
lentamente allentata.
Dopo il collasso dell'Unione
Sovietica del dicembre 1991, la Crimea proclamò l'autogoverno il 5 maggio 1992,
ma in seguito accettò di rimanere all'interno dell'Ucraina come repubblica
autonoma.
L'importante città di Sebastopoli, base navale
storica della flotta del Mar Nero, si trova all'interno della repubblica, ma ha
goduto di uno statuto di municipalità speciale in Ucraina.
Referendum della Crimea nel 2014 è
stato un referendum sull'autodeterminazione della penisola che comprende la
Repubblica autonoma di Crimea e la città di Sebastopoli, che si tenne il 16 marzo 2014.
Il referendum fu preceduto il 4
marzo 2014 dalla richiesta del parlamento della Crimea, approvata con 78 voti
su 81, che la repubblica - se fosse divenuta indipendente - potesse entrare a
far parte della Federazione russa.
Inoltre, l'11 marzo 2014 la
repubblica dichiarò unilateralmente l'indipendenza dall'Ucraina.
Al referendum furono ammessi a
votare tutti i maggiorenni in possesso della cittadinanza ucraina residenti in
Crimea e i cittadini russi ivi presenti e in possesso del permesso di soggiorno
nella penisola.
Al referendum furono presenti 70
osservatori internazionali da 23 paesi; di questi, 54 erano provenienti da
paesi dell'Unione Europea e includevano membri del parlamento europeo e dei
parlamenti nazionali dei singoli paesi.
Il quesito referendario:
Sei a favore del ricongiungimento
della Crimea con la Russia come soggetto federale della Federazione Russa?
Sei a favore del ripristino della
Costituzione del 1992 e dello status della Crimea come parte dell'Ucraina?
L'affluenza fu di 1 548 197
votanti su 1 839 466 aventi diritto, pari all'84,2%. Il quorum di validità del
referendum, fissato al 50%, fu dunque superato.
Risultato: 97,32% a favore del
ricongiungimento con la Russia
Il trattato prevede:
L'unione della Repubblica di
Crimea nella Federazione Russa in accordo con la costituzione della Federazione
Russa.
La Repubblica di Crimea è
integrata nella Federazione Russa come repubblica federata, mentre Sebastopoli
è integrata nella Federazione come città federale.
La Federazione Russa protegge
tutte le popolazioni della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli e
garantisce l'uso della loro lingua madre.
Il russo, l'ucraino ed il tataro
di Crimea sono le lingue ufficiali della Repubblica di Crimea.
Vengono mantenuti i confini della
Repubblica di Crimea e della città autonoma di Sebastopoli.
Il confine tra la Repubblica di
Crimea e l'Ucraina diventa confine internazionale tra Russia e Ucraina.
I confini marittimi nel mar Nero
e nel mar d'Azov sono basati sui trattati internazionali stipulati dalla
Federazione Russa.
I cittadini ucraini e apolidi
residenti nella Repubblica di Crimea e nella città autonoma di Sebastopoli il
giorno di annessione come entità della Federazione ottengono la cittadinanza
russa.
I cittadini russi in servizio di
leva nella Repubblica di Crimea e nella città autonoma di Sebastopoli
rimarranno in servizio fino al 2016.
Le elezioni nella Repubblica di
Crimea e nella città autonoma di Sebastopoli si svolgeranno la seconda domenica
di settembre 2015, fino a quel momento le attuali autorità di governo si
occuperanno delle funzioni amministrative.
Le leggi della Federazione Russa
sono in vigore dal giorno della firma del trattato in Repubblica di Crimea e
nella città autonoma di Sebastopoli.
Le leggi della Repubblica di
Crimea e della città autonoma di Sebastopoli in contraddizione con le leggi
russe sono abolite.
I consigli regionali delle regioni italiane più importanti e
produttive hanno riconosciuto la Crimea come Russa, così come altri autorevoli
politici italiani e non, come il il
deputato del Bundestag Marcus Froinmeier
che ha dichiarato: “ … Perché l'Occidente non ha ritenuto la secessione del
Kosovo una violazione della sovranità territoriale della Serbia?. … La Crimea
fa parte della Russia, questo non cambierà.”
E per il Presidente Putin la questione Crimea è definitivamente chiusa.
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