E LA STORIA CONTINUA

E LA STORIA CONTINUA ANCORA OGGI. Marcello Foa, direttore del gruppo del Corriere del Ticino, editorialista de Il Giornale il 30.11.2016 a Sputnik. — Io sono abbastanza pragmatico. Se analizzo la politica estera di Putin da quando lui è diventato presidente, cioè dall'anno 2000, io non trovo traccia di politiche imperialiste e espansioniste. La Russia non ha mai cercato in questi anni di ampliare la propria sfera di influenza. Tutte le tensioni che sono sorte in questo periodo, dalla Georgia all'Ucraina, dalla questione della Crimea alla situazione in Siria, non sono dovute alle azioni della Russia, ma di Paesi terzi o a operazioni più complesse. La Russia ha semplicemente reagito a queste azioni. Questo è un punto importante a mio avviso. — Quando io, partecipando ai dibattiti, chiedo di indicarmi un solo episodio in cui la Russia è stata aggressiva e fuori dalle righe, ebbene, non riescono mai ad argomentare e citarmene uno. Tentare di isolare la Russia è controproducente… l'Europa ha un ruolo passivo. Washington segna la linea della politica con la Russia. Il vicepresidente Biden all'Università di Harvard nel 2014 disse che gli americani avevano costretto gli europei a imporre le sanzioni alla Russia. Quella fu una gaffe diplomatica, che la dice lunga però su chi guida questa campagna contro la Russia. - A mio giudizio, l'America da diverso tempo cerca di applicare l'idea strategica di Brzezinski, secondo cui chi controlla l'Eurasia, controlla il mondo… Putin invece ha dimostrato di avere un'indipendenza di giudizio e di voler difendere gli interessi della Russia, questo ha provocato le tensioni che conosciamo. Nel 2004 Putin ha visto la rivoluzione arancione a Kiev, e prima le varie azioni in Kirghizistan e in Georgia, ha capito che l'America aveva una doppia agenda: faceva l'amica ai congressi internazionali e poi promoveva queste rivoluzioni alla fine non così tanto spontanee, oggi lo sappiamo con certezza. #America#Putin#Europa#Foa#Georgia#Kirghistan#Russia#Bielorussia#USA#Eurasia#Crimea#Kiev#Ucraina#Italia#mondo

Commenti

Post popolari in questo blog

L’economia russa resiste alla crisi. Maxi piano per la ripresa economica. Il rublo si rafforza…

Russia: La spesa al consumo è tornata ai livelli del 2019. Putin: Firma il decreto di sviluppo nazionale.

Eurodeputato francese: la Crimea è storicamente russa

Mentre Washington minaccia Mosca con nuove sanzioni, gli investitori americani stanno acquistando in massa azioni delle società russe. Per la prima volta dal 2012 la quota di investimenti statunitensi nei titoli di Stato federali russi ha raggiunto il 51%. In Russia l’inflazione scende, la produzione industriale e le vendite al dettaglio aumentano, il settore bancario è nel complesso stabile.

RUSSIA, MADE IN ITALY IN RIPRESA LA CREATIVITA' BATTE LE SANZIONI - SONO ALMENO 300 LE IMPRESE ITALIANE CON PRESENZA FISSA, E ALTRE 400 CON PERSONALE ITALIANO CHE FANNO ATTIVITÀ COMMERCIALE.

Putin: gli USA con l’avvento di concorrenti forti sono passati dal libero scambio alle sanzioni. – Vladimir Putin ha dimostrato che la Russia può fare a meno dell’Europa. – Putin ha offerto all’Europa l’annullamento dell’embargo alimentare russo. – aziende tedesche hanno investito oltre 3 miliardi di euro in Russia. – Germania e Russia concordata una più stretta collaborazione

Компания «Консультанты и партнеры» - это офис итальянских компаний в Москве

VIPINITALIA: la vetrina delle aziende gestite in Russia da Consulenti & Partners

Piattaforma per la distribuzione di prodotti alimentari gourmet in Russia, produzioni non destinate alla DO e GDO. Una proposta per le piccole imprese italiane

CRIMEA FEDERAZIONE RUSSA – REAZIONE DOPO LE COSTANTI PROVOCAZIONI DELL’UCRAINA.